mercoledì 29 aprile 2015

Carol Corps unite!

C'è un "movimento" nato tra le appassionate (e alcuni appassionati) di fumetti, ed in particolare di Captain Marvel, che sta prendendo sempre più piede: Carol Corps (Dal nome all'anagrafe di Captain Marvel, Carol Danvers).
Se una decina di anni fa mi avessero detto che centinaia di bambine e ragazze, nuove lettrici, avrebbero formato un gruppo di fan così unito e speciale, avrei pensato che mi stessero prendendo in giro: la cosa è talmente meravigliosa che sembra un'invenzione!

Kelly Sue e cosplayers :3 
Eppure è tutto vero; ma andiamo con ordine. 

Nel 2012 Kelly Sue DeConnick ha preso il timone della sceneggiatura del reboot di Captain Marvel
In pochi numeri, Kelly è riuscita a creare un personaggio incredibile: una vera supereroina a cui le ragazze possono ispirarsi. Una supereroina con qualcosa da dire, e qualcosa da fare

Insomma, qualcosa di raro nel mondo dei fumetti (il fatto poi che la cosa principale non fosse far vedere il deretano ha sicuramente incentivato molte lettrici). Il redesign della tuta, l'atmosfera divertente, l'apparire di quando in quando dei Guardiani della Galassia e la trama intrigante rendono Captain Marvel un fumetto perfetto.

E così, nei meandri di internet tumblr sono venute a conoscenza di questo nuovo fumetto; fan infervorate hanno postato e hanno consigliato Captain Marvel, e pian piano si è arrivati al cosplay. A quel punto il gioco era fatto, ed è nato Carol Corps.

Carol Corps non è un club esclusivo: non occorre iscriversi, non occorre sapere niente in particolare. Ti piace Captain Marvel? Sei una fan di Kelly Sue? Allora probabilmente ti troverai bene con noi!

Ciò che rende così speciale Carol Corps è il fatto che nessuno si comporta in modo elitario (leggi: nessuno fa lo stronzo supponente). 
Alla domanda "Non hai mai letto questo fumetto?" non segue una filippica di 2 ore su come tu sia un loser: segue un'appassionata trafila di consigli esaltati e sinceri. Niente di meglio per essere accolti nella community degli appassionati dei fumetti; onestamente, mi sarebbe tanto piaciuto essere accolta così quando avevo 15 anni.

Non c'è un'età per far parte di Carol Corps: ci sono bambine di 7 anni e ragazze, come me, di 30. C'è chi legge fumetti da una vita e chi ha iniziato ieri.

E spero che questa sia la direzione che prenderà l'industria dei fumetti nel prossimo futuro: offrire accesso a tutti, in un clima simpatico e unico. 

Un'ultima cosa: non so se in Italia esiste qualcosa che si rifaccia ai Carol Corps; se ne sapete qualcosa per favore contattatemi o lasciate un commento qui sotto!

Per ora, potete addentrarvi nelle due roccaforti principali: quella su tumblr e quella su reddit.
Se invece volete leggere le nuove avventure di Carol Danvers/Captain Marvel,  consiglio vivamente la saga uscito in Italia l'anno scorso nella collana Avengers Deluxe Presenta (la copertina qui a fianco). Inoltre sempre per la stessa collana è uscito Il Nemico Dentro, altra saga che vede protagonista Carol e gli Avengers. Per quanto riguarda la serie del 2012, non mi risulta sia mai uscita in Italia; speriamo venga portata al più presto. 


E nel frattempo...Carol Corps Assemble!

lunedì 27 aprile 2015

Life update: Age of Ultron spoffato

Zucker è arrivato nella mia città e sono gasatissima!
Dunque, sabato sera sarei dovuta andare a vedere Age of Ultron all'IMAX di Melzo, ma purtroppo da una settimana sono bloccata a letto con una brutta ernia spinale. 
Tre ore di auto e 2 ore e mezza di film non sembravano proprio fattibili, per cui niente recensione dopo il week end di apertura. 
Tra le altre cose mi è saltata anche la terza sessione di tatuaggio. Il che mi fa un po' alterare.

In compenso ho letto un casino di fumetti in questi giorni: ho iniziato Original Sin e ho finalmente letto Il nemico dentro, scritto da Kelly Sue DeConnick. Ho anche finito 1985, che mi è piaciuto un sacco; per quanto riguarda le nuove uscite, mercoledì è uscito finalmente Squirrel Girl #4, che è meraviglioso e probabilmente il mio titolo Marvel preferito al momento. Ho anche letto alcuni dei nuovi titoli di Convergence che continua a non piacermi per niente ad eccezione di alcuni titoli come Oracle/Nightwing #1 (microrecensione qui). Ho riletto ancora una volta i 3 numeri usciti finora di Bitch Planet, che è uno dei migliori titoli degli ultimi anni ma che temo non arriverà mai in Italia - se ne avete l'occasione leggetelo: è un fumetto innovativo e intelligente, ne vale assolutamente la pena. E anche questo è scritto dalla grandiosa Kelly Sue DeConnick.
Infine, mi sto finalmente mettendo in pari con Spider-Woman, sebbene il dover saltare dalla sua serie a numeri a caso dello Spider-Verse per poter capire la trama mi dia un po' sui nervi (eheh...sui nervi...capita? Capita?? Perché i nervi partono dalla spina dorsale e...ok niente).
Ho giocato forse un po' troppo ad Animal Crossing New Leaf...tra l'altro, se qualcuno di voi gioca e vuole scambiare oppure vuole farsi un giro nella mia città e fare qualche gioco insieme sull'isola di Tortimer,  aggiungetemi su Google+ e mandatemi il vostro friend code! :)
Appena riuscirò a stare seduta su una sedia per più di 30 minuti, aspettatevi recensioni.

Ho anche ampliato la mia piccola collezione di Harley Quinn e ho aggiunto una Poison Ivy a tenere a bada tutte queste pazzerelle. Ho ancora pochissimi pezzi ma ne sono piuttosto orgoliosa. 

Oh hey Red!

Abbiamo anche comprato due starte deck di Force Of Will: io ho smesso di giocare a Magic: The Gathering poco tempo fa visti i costi degli unici mazzi che possano prendere a rastrellate nelle orbite l'opponente (e per quanto l'importante sia giocare e bla bla essere sempre io quella che viene presa a tritoni in faccia non è piacevole). Due anni fa a Parigi avevamo visto gente intrippatissima con questo gioco e, per quanto io non ami molto la grafica mangosa, devo dire che mi sono divertita abbastanza ad imparare le regole. Vedremo! 

Nel frattempo godetevi la pioggia (ugh). 

BONUS: se volete vedere qualche bel disegno, andate sul tumblr di Meents. Io mi sono innamorata delle sue illustrazioni! 


Microrecensione: Convergence Oracle/Nightwing

Convergence finora non è stato per niente esaltante.
La storia centrale è incasinata e noiosa, e faccio addirittura fatica a leggerla.

Oracle/Nightwing, invece, è un piccolo gioiello nascosto tra tutti i titoli Convergence.

La cosa non stupisce davvero visto che la sceneggiatura è di Gail Simone. Una scrittrice ammirata e amata nel mondo dei comics, che riesce sempre a creare il meglio anche da "eventi" noiosi come questo.
Gail questa volta ci ha regalato una storia che gli "shippers" della storia d'amore tra Barbara Gordon e Dick Grayson aspettavano da tempo, ma che la DC Comics non ha mai voluto sviluppare.

La voce narrante è quella di Barbara come nella prima, stupenda, run di Batgirl New 52 scritta sempre da Gail Simone. E, come nelle precedenti storie, è chiaro quanto Gail tenga a questi personaggi e quanto li ami. Gail esplora la psiche di Barbara nell'evento traumatizzante che vede Gotham rinchiusa sotto una cupola di vetro - e mescola il tutto con i sentimenti che Dick e Barbara provano l'uno per l'altra.

Si tratta di una narrazione complessa in cui l'evento Convergence fa da sfondo e da spunto per esplorare ancora di più emozioni e sentimenti.
Per i fan di Barbara Gordon è un piacere vedere la propria eroina combattere con le unghie e i denti ancora una volta nei panni di Oracle, nonostante l'art non sia delle migliori.

Questo tie-in è la dimostrazione che esistono modi noiosi per raccontare le storie ed esistono modi intelligenti e creativi per rendere interessanti anche gli spunti più deboli.

giovedì 16 aprile 2015

Microrecensione: Fangirl

Ho comprato Fangirl di Rainbow Rowell per kindle esattamente un anno fa, nell'aprile 2014, perché mi piaceva la copertina.

L'ho vista per caso su tumblr e ho riconosciuto lo stile di Noelle Stevenson/Gingerhaze, una delle mie illustratrici preferite ed autrice del bellissimo Lumberjanes. 
Non avevo grandi aspettative, non avevo idea di che cosa si trattasse. 


Ho comprato Fangirl una domenica sera, e l'ho finito il lunedì mattina. Non sono riuscita a posarlo tutta la notte. Non solo: dopo averlo letto, ho ricominciato a scrivere. Cosa che non facevo da anni.

Questo libro è magico. 

La trama è molto semplice: Cath e Wren sono sorelle gemelle ed hanno condiviso tutto per tutta la vita. Il primo giorno di college, però, Wren decide di non condividere la stanza del dormitorio con Cath e di iniziare una nuova vita indipendente. Cath, che è introversa e timida, si trova così catapultata in un mondo nuovo e che la rende ansiosa. Cath però è una personalità ben conosciuta in internet: appassionata della serie di libri di Simon Snow (che ricorda da vicino Harry Potter), è autrice di una fanfiction dal grandissimo successo. Simon Snow è l'appiglio di Cath, che però deve imparare ad affrontare il mondo reale e le proprie paure per riuscire a trovare la sua voce. 

Rainbow Rowell riesce incredibilmente bene a raccontarci una storia i cui personaggi sono vivi, reali - Cath diventa un'amica con la quale è possibile immedesimarsi facilmente e che è impossibile non adorare. Rainbow è anche una grande fangirl (hehe) di Harry Potter, e quindi sa bene come raccontare una passione.
Ma quel che colpisce ancor di più è la capacità dell'autrice di trasmettere calore: il calore dell'affetto umano che assomiglia alla fiamma di un camino in una giornata di neve.

È un libro che mi ha dato molto e che continua a darmi molto, e che rileggo volentieri. Naturalmente subito dopo averlo finito ho ordinato la copia cartacea che staziona perenne sul mio comodino. 

Quando vedo la sua copertina, non posso che sorridere. 

PS: questo libro purtroppo non è ancora stato tradotto in italiano. Rainbow Rowell ha scritto altri libri però, ed alcuni sono stati tradotti. Anch'essi mi sono piaciuti moltissimo e nell'attesa che anche questo libro venga portato in Italia...check them out! 

Cose fighe dagli States: SILK!

Ho parlato di personaggi femminili fighi in un precedente post.
Ebbene, ora devo assolutamente aggiungerne un'altra alla lista: Cindy Moon ovvero Silk.




Ho cominciato a leggere questo fumetto quasi per caso: mi annoiavo ed ero su tumblr quando ho visto alcuni disegni stupendi di questo personaggio. Per quanto io adori Peter Parker, devo ammettere di non aver mai seguito più di tanto le sue avventure né i vari crossover, e tantomeno tutto quel che è successo in Spider Verse. Perciò non sapevo niente di questa Silk - non sapevo nemmeno esistesse, onestamente.
Quindi, capite, ero un po' scettica ad iniziare a leggere qualcosa di cui probabilmente non avrei capito niente. Ma, si sa, la noia è noia e i disegni erano troppo belli per essere ignorati.

E così mi sono procurata i primi due numeri (che sono anche gli unici usciti finora) di Silk, ed ho scoperto che Silk è un titolo nuovissimo: il primo numero è uscito a febbraio 2015 e la risposta è stata immensamente positiva.

Dopo averlo letto, ho capito anche il perché: innanzitutto Silk può essere letto anche da chi, come me, non segue Spider Verse; non solo, è adatto anche per chi si sta avvicinando ai fumetti e per i lettori più giovani.

Come ho già detto l'art di Stacey Lee è straordinaria: i personaggi non sono supermuscolosi ma normali, il tratto è semplice ma dinamico ed i colori sono vibranti e accattivanti.



I personaggi sono ben scritti e ben sviluppati: in soli due numeri cominciamo a conoscere la storia di Cindy ed il suo carattere; sia con la maschera che senza è un personaggio a 360 gradi. Cindy ha una voce propria, un passato prominente che definisce il suo carattere ma soprattutto una personalità spiccata.
Anche la trama, scritta da Robbie Thompson, è interessante e raccontata con passo incalzante tanto da creare suspence e grandi aspettative: ci sono elementi del thriller, segreti nascosti, elementi classici di supereroi contro villains e anche una bella storia romantica!


Probabilmente questa è la direzione che stanno prendendo i fumetti in questo momento...e se lo è, non posso che esserne felice!!

Intanto non vedo l'ora che esca il terzo numero!!! (ノ◕ヮ◕)ノ*:・゚✧

domenica 12 aprile 2015

Fashion in comics: important stuff!

Già agli inizi del '900 Georg Simmel, uno dei padri della sociologia, riconosceva l'importanza della moda come rappresentazione dell'essere umano. Che lo si voglia o no, la moda è comunicazione. Che tu scelga di metterti un vestito di Chanel e truccarti come una diva del cinema, o che tu scelga di uscire in tuta e con i capelli annodati sulla testa, stai in ogni caso comunicando qualcosa. Con la moda possiamo comunicare come ci sentiamo (oggi sono stanca, voglio far colpo, sto andando a lavorare), quali sono le nostre scelte politiche, quali sono i nostri obiettivi di carriera. Possiamo comunicare potenzialmente qualsiasi cosa tramite l'abbigliamento. 
Si tratta di una parte importante della relazione interpersonale sia nell'ambito della società sia nell'ambito dei media. Non per niente, ad esempio, quello dei costumisti cinematografici è una categoria importante per gli Oscar.


Oggi siamo nel 2015 e finalmente anche le grandi case editrici di fumetti si stanno rendendo conto della stessa cosa, specialmente per quanto riguarda i personaggi femminili. 

Attraverso l'abbigliamento, un personaggio femminile può acquisire profondità - di colpo, sembra una persona reale con la quale possiamo relazionarci facilmente. 

Naturalmente non è una cosa molto difficile da fare: un paio di numeri di Cosmopolitan e qualche click su siti di moda dovrebbero essere sufficienti. È veramente molto semplice e risolve uno dei problemi che stanno alla base della sceneggiatura attraverso pochi tratti di matita: show, don't tell
Attraverso un certo outfit, un personaggio può acquistare un nuovo significato e nuovo carattere. Non farlo non solo trascura un'enorme parte dello storytelling basico, ma è anche segno di grande pigrizia. O del fatto che non ti frega più di tanto dei tuoi lettori. 

A Mantova, Gianluca Maconi (Disney) mi raccontava di come in certi ambienti i creatori di fumetti vengano derisi se propongono di "vestire" i propri personaggi in maniera un po' più ragionata. Per fortuna, questa tendenza sta lentamente cambiando anche nel mainstream (sì lo so, sembra assurdo vero?). 

Non basta più disegnare una Barbara Gordon in un costumino attillato quando combatte il crimine, e vestirla con jeans generici e maglietta generica quando è a casa.
Allo stesso modo, disegnare una Selina Kyle mezza nuda non contribuisce granché a renderla sexy. 
E quindi ecco che Babs Tarr, nel reboot di Batgirl, ci propone una Barbara Gordon alla moda che si veste esattamente come si vestono migliaia di ragazzi americani al college. è sempre stato l'obiettivo del team creativo di Batgirl rivolgersi ad un pubblico più giovane, principalmente femminile; e l'intelligenza di Babs Tarr ha incluso l'abbigliamento.



Babs Tarr


Marguerite Sauvage ci offre una nuova Wonder Woman in Sensation Comics Featuring Wonder Woman: con poche aggiunte e modifiche ecco una Diana che...ci parla proprio del suo abbigliamento (breaking the fourth wall, anyone?).


Marguerite Sauvage


Amanda Conner ci regala una nuova, divertentissima variazione del costume di Harley Quinn che la nostra eroina sfoggia per le strade di Coney Island, mentre Karl Kerschl esplora le uniformi scolastiche dalla vaga ispirazione Hogwartsiana in Gotham Academy.

Adrian Alphona si guadagna un bonus in più vestendo la spettacolare Kamala Kahn, ovvero Ms Marvel, con abiti che uniscono la tradizione etnica di Kamala, che è pakistana, e la moda dei teenager americani. Kudos! 


E così, l'evoluzione della moda nei fumetti esce dalle "quattro mura" della vignetta e invade i blog, tumblr, e instagram. Su Pinterest, si trovano migliaia di set ispirati alle supereroine. Su Tumblr si moltiplicano i blog dedicati alla moda dei fumetti. Bada bene, non la moda di chi legge i fumetti, ma
la moda intrinseca e propria dei personaggi dei fumetti. Come si vestirebbe Babs nel mondo reale? E se volessi vestirmi richiamando i colori di Wonder Woman?
E quindi troviamo meravigliosi blog come quello di Betty Felon, Fashion Tips From Comic Strips.
Questo fenomeno dimostra la partecipazione e l'importanza della moda: dimostra che attraverso essa possiamo immedesimarci nelle nostre eroine preferite e, perché no, magari sentirci come loro mentre andiamo a scuola o al lavoro. O semplicemente divertirci su un blog.

Pinterest
Pinterest






















Pian piano, pian piano questo discorso raggiunge il pubblico e dà modo agli editori di migliorare le storie che pubblicano; un segnale chiaro è stato il panel dedicato a questo argomento nientepopodimeno che alla Wondercon di Anaheim di settimana scorsa (potete leggerne un recap qui).
Pazientiamo, pazientiamo :) 




giovedì 9 aprile 2015

Comic Book Girl Life: update

“ヽ(´▽`)ノ” Hello hello!
Un piccolo post di aggiornamento.
Non sto bloggando molto in questi giorni nonostante ci siano mille cose da dire: è iniziato Convergence (ho fatto una microrecensione del numero 0, ma ieri sono iniziati i tie-ins!), c'è stata la Wondercon di Anaheim e sono successe cose, e soprattutto la Emerald City Comic Con; inoltre è stato annunciato il cast di Suicide Squad e come ogni settimana vorrei fangirlare su Carol Danvers.
Ogni cosa a suo tempo, sto leggendo tanto e ho tante opinioni ma questa settimana è impegnativa per me (non sono in vacanza eh).
Intanto beccatevi una foto di me appena sveglia.
Ciao!
Pikachu è uno di quelli che al mattino sono sveglissimi

martedì 7 aprile 2015

Microrecensione: Convergence #0

OK Convergence poteva essere (o potrebbe ancora essere) almeno interessante.

Il numero zero, ovvero l'introduzione, non lo è per niente. Al punto che è più interessante l'etichetta dello shampoo.



Almeno la copertina è carina. Più o meno.
Poteva essere peggio.



La DC ha lanciato l'evento Convergence in pompa magna, promettendoci la più grande storia mai scritta. Io, che sono una persona ottimista e che non ama lamentarsi a priori, ero molto curiosa. Quindi il primo di Aprile mi sono gettata su Convergence #0 con grandi aspettative e....ho pensato fosse un pesce d'aprile.
Tutt'ora non sono sicura di quello che ho letto. Se mi chiedete che cosa possiamo aspettarci dai futuri numeri, non so rispondere. Se mi chiedete qual'è la trama, non so rispondere. Convergence #0 è un risottone di cose.
Innanzitutto, ci erano stati promessi un sacco di personaggi provenienti da un casino di universi e, bada bene, tutti universi pre New52. E quindi chi troviamo in questa introduzione?
Superman. Da solo. Quello di New52.



Va beh, andiamo avanti magari c'è un motivo che giustifichi questa scelta (spoiler: non c'è).
E qui comincia il festival dell'illogico.
Perché, come avevo già scritto, il cattivissimo della situazione è Brainiac. Che si manifesta in una dozzina di forme diverse. E uno, per logica, assume che Brainiac in ogni sua forma sappia qual'è la città di Superman, giusto?
No, sbagliato. Queste incarnazioni di Brainiac sono affette da Alzheimer e non lo sanno. Boh. Non chiedete a me, chiedete a chi l'ha scritto (Dan Jurgens e Jeff King - gli indirizzi mail non li ho).
Insomma per 23 pagine tutti questi Brainiac e Superman parlano..e parlano...e parlano...senza che si capisca niente.
Bonus: alla fine c'è un (in)utile recap di chi è chi e cosa è cosa che non ho avuto voglia di leggere.

GIUDIZIO FINALE: prima di leggere Convergence #0 ne sapevo esattamente quanto ne so ora, ma avevo 3 dollari in più in tasca. 

mercoledì 1 aprile 2015

Batgirl #37: la controversia

Per quanto mi sia piaciuto il numero #37 di Batgirl e per quanto io adori il nuovo team creativo dietro questo personaggio, non si può non parlare della terribile controversia che questo numero in particolare ha generato.

La trama del numero #37, nonostante parta in modo innocuo, presenta un sottotesto transfobico molto preoccupante.
Particolarmente problematica è questa pagina:

Da Batgirl #37, DC Comics

(ATTENZIONE: SPOILER DA QUI IN POI)

In questa pagina scopriamo che il "cattivo" della storia è in realtà una persona LGBTQIA. Non è mai chiaro come questo personaggio, Dagger Type (il gioco di parole è geniale, bisogna dirlo), definisca il suo genere. E fin qui, tutto ok.

Il problema, però, è che il personaggio fa oggettivamente parte della comunità LGBTQIA ed è presentato come mentalmente instabile in modo inerente alla sua scelta identitaria, nutrendo il cliché che tutte le persone la cui identità di genere non è tradizionale siano affette da problemi psichici gravi e/o pericolosi.

Va da sé che questo stereotipo non è solo offensivo, ma anche dannoso.

In altre parole: un personaggio che si traveste è un cliché fin troppo usato per definire i cattivi, e questo ha un effetto estremamente negativo su tutta la comunità LGBTQIA. Si tratta di un paradigma radicato, che esiste da molto tempo, e che porta la società a percepire le persone LGBTQIA, ed in particolare le persone transgender, come mentalmente instabili e pericolose (specialmente nei confronti delle donne).

Mai come ora occorre una rappresentazione veritiera della comunità LGBTQIA all'interno dei media. Nella precedente run di Batgirl abbiamo visto Alysia Yeoh, la coinquilina transgender di Barbara Gordon - un personaggio innovativo e positivo scritto in modo magistrale da Gail Simone ed il primo vero personaggio apertamente LGBTQIA nei fumetti insieme a Kate Kane.

In tutto questo, c'è però una cosa estremamente positiva: il team creativo di Batgirl (Cameron Steward, Brenden Fletcher, Babs Tarr) si è pubblicamente e onestamente scusato per quanto accaduto, riconoscendo l'errore. Per quanto ne so, è la prima volta che un team creativo prende una posizione di scuse nel bel mezzo di una controversia di grandi proporzioni. 
Steward, Fletcher e Tarr si sono presi la briga di ascoltare i fan, di informarsi e soprattutto di scrivere un sincero messaggio di scuse:

Clicca per ingrandire


Questa mossa è estremamente importante, per due motivi: da una parte, gli sceneggiatori hanno fatto un errore enorme ed è bene parlare del perché hanno sbagliato; d'altra parte, però, per la prima volta un team creativo non ha tentato di difendere il proprio lavoro ad oltranza ma ha dato ascolto ai propri fan scusandosi pubblicamente. Questo saggio comportamento ha costituito un precedente importantissimo alla luce di una controversia ancora maggiore venutasi a creare riguardo la copertina variant di Batgirl in cui si vede il Joker e di cui ho già parlato qui.

Non mi stancherò mai di dirlo: questi cambiamenti, seppur apparentemente piccoli, sono estremamente importanti e sono sicura che contribuiranno a rendere il mondo un posto un pochino migliore. Chiamatemi naïf, ma voglio crederci.