giovedì 4 giugno 2015

NIFFF -Neuchâtel International Fantastic Film Festival 2015

Il NIFFF è un Festival del film fantastico che si tiene ogni anno nella bellissima città di Neuchâtel (Svizzera romanda). 
Nonostante non sia molto conosciuto nelle regioni italofone della Svizzera né in Italia, si tratta di un festival di altissimo livello che ospita non solo addetti ai lavori dell'industria cinematografica ed artistica, ma anche personaggi di fama internazionale: l'edizione 2014 ha visto protagonisti nientepopodimeno che George RR Martin (autore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, da cui è tratta la serie tv Game Of Thrones) e Kevin Smith

Visto che da quest'anno anch'io collaboro alla promozione del festival per le regioni italofone (woah!), colgo l'occasione per parlare di questo evento.

Il festival si svolge sull'arco di una settimana in varie location nella bellissima città di Neuchâtel. Oltre alle proiezioni dei film in concorso (i generi vanno spaziano dallo sci-fi, al fantasy, all'horror - è possibile entrare alle singole proiezioni o acquistare un abbonamento per più giorni), il NIFFF offre parecchie Masterclass gratuite per "addetti ai lavori"Sherlock, Doctor Who) ed HBO; alla Masterclass "New Worlds of Fantasy" di George RR Martin ed ad un incontro sull'industria americana del fumetto. Il fittissimo programma offriva inoltre una rassegna sul cinema fantastico asiatico, alcune masterclass sull'animazione CGI e molto altro. 

Ma veniamo al presente!

Quest'anno, dal 3 all'11 luglio, il festival festeggia il suo 15esimo compleanno, ed ospiterà il decimo Simposio Imaging the Future sull'arte digitale e le nuove tecnologie nell'arte. Oltre alla programmazione dei film in concorso, gli eventi speciali di quest'anno sono:

  • Ospite d'onore sarà Michael Moorcock (gli ospiti d'onore, oltre a tenere varie conferenze e Masterclass, propongono una selezione di film fantastici che vengono proiettati durante il Festival), autore della saga di Elric di Melniboné
  • Secondo importante ospite sarà Chris Carter, creatore di X-Files.
  • La rassegna NIFFF Invasion, che celebra gli anni d'oro del cinema fantastico (1970 - 1985) con una mostra dedicata a Drew Struzan (illustratore delle locandine di Star Wars, Ritorno al Futuro ecc), un programma musicale all'interno del villaggio relax dominato dalla musica del periodo (con karaoke!) e l'allestimento di giochi arcade e flipper. 
  • La rassegna Guilty Pleasures, una retrospettiva durante la quale verranno proiettati circa 40 film di sottogenere fantastico, comprendente anche il peggior miglior trash anni '80. 
Trovate il programma completo qui: NIFFF 2015.


    
Io che dico cavolate a GRRM
Oltre a tutto questo, il NIFFF offre un'atmosfera rilassata ed amichevole. Tutti i volontari sono gentili e simpatici, i partecipanti attivi e presenti e gli ospiti sempre molto disponibili. L'atmosfera è talmente positiva che persino George RR Martin, nonostante i suoi mille impegni e le mille interviste, ha voluto firmare autografi e scambiare 2 parole con tutti i presenti alla Masterclass e addirittura aggiungere un appuntamento fuori programma per leggere in prima assoluta un nuovo capitolo dal suo prossimo libro, The Winds Of Winter

Dove alloggiare

Questo è un punto importante. Per evitare di pagare milioni in albergo (gli alberghi svizzeri sono carissimi!), suggerisco di trovare un bed&breakfast nei paesi vicini a Neuchâtel. Ce ne sono molti, e normalmente offrono ottimi prezzi, una sistemazione ottima e come bonus una bella vista sul meraviglioso lago di Neuchâtel. 

In conclusione, rispetto alle grosse convention il NIFFF è un'occasione più unica che rara per poter incontrare la "gente del mestiere" e anche qualche personaggio famoso. Il tutto condito da ottimo cibo e qualche bel film..e in più la Svizzera è bella!!! (ノ◕ヮ◕)ノ*:・゚✧

mercoledì 3 giugno 2015

Pull list 3 giugno 2015

Solo uscite USA per me questa settimana.
La DC riprende le run normali, visto che Convergence è concluso (thank Godric), ma in ogni caso non sono usciti titoli che seguo. Il nuovo Bitch Planet (Image) uscirà il 24 giugno per cui per oggi "solo" titoli Marvel:

  • Spider Woman #8
  • The Unbeatable Squirrel Girl #6
  • Amazing Spider Man: Renew your vows #1
  • Giant Size Little Marvel Avx #1

martedì 2 giugno 2015

Microrecensione: Mad Max Fury Road.

Lo ammetto: non ho mai visto i film di Mad Max. Pensavo fossero trashate assurde e non ho mai pensato di dedicare del tempo nemmeno a googlare la trama.

Immaginatevi quindi la mia sorpresa quando la mia dashboard di tumblr è stata letteralmente (e intendo letteralmente letteralmente) invasa da post di gente che ha reagito così:

Immagine scattata dopo la premiere
di Mad Max: Fury Road
Dopodiché ci sono stati i tweet entusiasti dei miei fumettisti preferiti (e quando loro dicono che qualcosa merita vuol dire che Merita. Emme maiuscola.) e praticamente di qualsiasi utente di twitter (ecco una collezione di tweet su storify) e le cose sono andate che...ho insistito come una bambina invasata per andarlo a vedere.

E HOOOLY SHIIIT questo film è spettacolare.

Imperatrice Furiosa <3
La trama non ve la racconto, perché vi rovinerei il film...e nel caso potete chiedere a google, siamo nel 2015. 
Però vorrei raccontarvi quello che mi è piaciuto. 
Non mi dilungherò a parlare dell'interpretazione: Charlize Theron e Tom Hardy sono eccellenti; quello che mi interessa discutere è l'aspetto narrativo del film.
Vediamo un po'. Innanzitutto mi è piaciuta l'impostazione del film: il cattivo della storia è fondamentalmente un lurido che tiene le donne come schiave. Nonostante questo, non c'è una sola scena di stupro in tutto il film, eppure la trama funziona perfettamente (mi senti, HBO?? #GameOfThrones). 
Inoltre il protagonista non è Mad Max, ma è l'Imperatrice Furiosa. Un personaggio femminile costruito a regola d'arte: forte, indipendente, ben scritto. Un personaggio, tra l'altro, affetto da una grave invalidità che però viene gestita magistralmente: a Furiosa manca un braccio, ma questo è semplicemente un dato di fatto e mai un espediente narrativo; nessuno la compatisce, non ha un braccio ma è forte e valida comunque. 
Una grossa sorpresa per me è la completa mancanza di scemenze da sidekick romantico: Max e Furiosa lavorano insieme, in modo cooperativo, rispettandosi a vicenda. Il rispetto che Max ha per Furiosa è lo stesso rispetto che gli sceneggiatori hanno per tutti i personaggi femminili del film: una cosa rarissima nel cinema al giorno d'oggi (vedi Age Of Ultron, in cui Black Widow potrebbe essere sostituita da una lampada e la trama non cambierebbe). Furiosa è forte, indipendente, capace e determinata; ma è anche compassionevole ed emotiva. Furiosa è una persona a 360°. 
Le altre protagoniste femminili sono anch'esse ben sviluppate, sebbene in un certo senso siano personaggi secondari. Ognuna ha il proprio carattere, ma soprattutto queste ragazze si salvano da sole: Max entra a far parte del loro team, un team che comunque esisteva già prima e che sarebbe esistito anche senza di lui. Le ragazze hanno deciso di ribellarsi e lo hanno fatto. "Noi non siamo cose", dice una di loro. Queste ragazze appartengono a loro stesse e per loro stesse decidono. 
Fanart. Fanart ovunque.
Ogni cosa in Mad Max Fury Road ha senso e niente è fatto per caso: dalla simbologia, ai nomi, alla sottotrama appena accennata sul passato di Max. 
E poi, beh, poi ci sono gli effettoni speciali. Inseguimenti epici con camion e macchinoni costruiti con pezzi di decine di auto in mezzo al deserto, esplosioni, un tizio attaccato ad un camion che suona la chitarra elettrica da cui escono fiammate micidiali (no non sto scherzando) eccetera eccetera. 

Lasciatemelo dire: finalmente.

Finalmente un film per cui mi posso gasare, finalmente un film il cui personaggio femminile principale spacca. Finalmente un film spaccone ma non demente.
Non mi sorprende quindi che internet pulluli letteralmente (anche qui, letteralmente letteralmente) di fanart su Furiosa e Max. Non sono l'unica ad averli adorati.
 
Una piccola nota riguardo la colonna sonora: è geniale. Dal passo lento della tempesta di sabbia alla epica, maestosa Cavalcata delle Valchirie di Wagner durante la scena madre (e chi avrebbe detto che qualcuno sarebbe riuscito a riutilizzare questo pezzo sovraesposto in un film in modo non banale?? - e notiamo che le Valchirie non sono state scelte a caso). 
So che ultimamente mi ripeto molto, ma questo è esattamente il tipo di film di cui abbiamo bisogno: i personaggi femminli non "servono" da condimento sexy, non sono un espediente narrativo a servizio del personaggio maschile. I personaggi femminili devono essere scritti come verosimili; devono essere sviluppati, bisogna che acquistino vita propria. Furiosa ha vita propria: ha un suo carattere, una sua storia, una sua profondità e, cosa ancora più importante, un suo insieme di valori. Miller stesso ha dichiarato che il film ha una componente femminista innegabile.

Ero sorpresa che su Rotten Tomatoes questo film avesse avuto un rating positivo del 99% (!!!). Dopo averlo visto, la cosa non mi sorprende per niente.

La mia nuova ossessione: Neko Atsume.

Avevo iniziato a giocare ad Ingress, ma visto che la gente è ostile (ostile quanto quelli che si mettono nella starting zone di WoW per killare i n00bs appena entrano), ho chiesto di consigliarmi un gioco da scaricare per quando sono in giro o sul treno.

Il gatto moschettiere. Non aggiungo altro.
In tantissimi mi hanno consigliato Neko Atsume (tra cui anche Kotaku tramite un glorioso articolo)

Ci sto giocando da tre giorni e sono già addicted: è un giochino giapponese molto semplice il cui obiettivo è attirare teneri gattini nel proprio giardino per poi guardarli giocare (quindi è perfetto per i nerd dei gatti come me). Il gioco è interamente in giapponese, ma è talmente semplice che dopo circa 10 minuti ho capito cosa bisognava fare. In ogni caso qui c'è un'utile guida in inglese
Al'inizio arriveranno gatti "comuni": rossi, grigi, tigrati ecc. Ma più si va avanti col gioco, più le cose si fanno interessanti: oltre a espandere la casa ed il giardino, si incontrano gatti molto bizzarri come il gatto Samurai o il gatto Sampei.
E sono tutti adorabili.
I vari item (pappa, pallina, casetta di cartone, albero tiragraffi ecc.) vanno acquistati tramite sardine che i gatti lasciano come ringraziamento. Naturalmente come in tutti i giochi recenti esiste la possibilità di acquisire più sardine pagando in denaro vero. Io non l'ho fatto e il gioco funziona lo stesso.

Insomma è un gioco carinissimo per gli appassionati di gatti e di Giappone. Non richiede molta concentrazione e quindi è l'ideale per quando siete in treno. 
Ho visto che c'è anche una versione Bird Watching, che ho scaricato, ma che è un po' più complicata. Affaire à suivre. 

lunedì 25 maggio 2015

Taylor Swift for Harley Quinn 2015

A sostegno della mia tesi (che ho già esposto) secondo cui Taylor Swift sarebbe un'ottima Harley Quinn, ecco ulteriori prove inconfutabili sottoforma di .gif:



















Bonus: Il video di Bad Blood potrebbe tranquillamente essere un trailer per New Suicide Squad; ecco le prove:









lunedì 18 maggio 2015

Nuovo gioco!


Mi sono presa Kirby e il Pennello Arcobaleno perché è carino!
Ho fatto il primo livello e penso di aver avuto gli occhi a cuoricino tutto il tempo: è davvero un gioco divertente e rilassante! :3

venerdì 15 maggio 2015

DING DING Pubblicità per il sociale DING DING

Visto che è il mio blog ed io credo fermamente nei diritti delle persone LGBTQIA, dal diritto al matrimonio al diritto di adozione, segnalo questo importante evento che si terrà a Milano il 23 maggio:


Le tristemente famose "Sentinelle in piedi" intendono inscenare un'odiosa protesta contro le persone LGBTQIA ed i loro diritti; non possiamo stare a guardare, non possiamo rimanere in silenzio. Quest'odio, quest'ignoranza va fermata. 

Awesome people: The Doubleclicks.

Stamattina quando mi sono svegliata e ho controllato Facebook sul cellulare mi sono imbattuta nel nuovo video delle Doubleclicks, duo di Portland formato dalle sorelle Angela e Aubrey Webber.

Conoscevo le Doubleclicks da tempo, grazie al video di Nothing To Prove, canzone-inno delle geek girls di tutto il mondo.

Chissà come, nonostante avessi comprato la   canzone, non ho ascoltato praticamente nient'altro.

Fino a stamattina.
Aubrey e Angela hanno infatti pubblicato un video bellissimo della loro nuova canzone Why Can't Every City Be Portland?, girato in un cat-café. Io amo i gatti. Ed amo il nerd-folk.




Mentre scrivo mi sto ascoltando tutta la discografia su Spotify: le Doubleclicks fanno musica tranquilla e divertente, piene di giochi di parole e meravigliosi riferimenti geek; molte canzoni sono veri e propri inni che vengono cantati ai concerti delle sorelle, che di solito si tengono durante quelle meravigliose comic con americane che tutti sogniamo.

Assolutamente consigliate per: mattinate a casa davanti al computer; viaggio in treno per andare al lavoro; quando siete da soli da Starbucks e mettete le cuffie per evitare che qualcuno vi rompa le scatole. 

giovedì 14 maggio 2015

The Fangirl's Guide to the Galaxy


Eccolo qui! Ricevuto l'altro giorno!

Stavo aspettando di leggere il libro di Sam Maggs (ecco anche il suo tumblr) da mesi e finalmente è arrivato! 
Si tratta di un manualetto di sopravvivenza per le fangirl, con tanti consigli e tanta positività. È originale e ben scritto. 
Sono già a metà e finora lo trovo molto carino...certo, forse il libro è indirizzato a ragazze un po' più giovani di me (e in effetti avrei dato non so cosa per avere questo libro quando avevo 14 anni), ma è comunque una lettura carina e divertente, e il libro è fisicamente carino e colorato.
Lo potete trovare qui (naturalmente per ora è solo in inglese): 

Amazon
Book Depository (sono veloci e non ci sono spese di spedizione ovunque voi siate!!!)

SUPERGIRL FIRST LOOK

Lo so che mi attirerò l'ira dei fan di superman ma...a me sembra bellissimo. (EDIT: ho già scatenato un flame su FB con gente che mi insulta perché mi piace il trailer - tra cui anche ragazze, santo cielo).
Se non l'avete ancora visto, eccolo:





In un trailer di 6minuti Kara è già ben caratterizzata: è insicura, un po' svalvolata e svampita ma ha un grande senso di responsabilità. È molto più di quanto si possa dire di molti protagonisti dei film Marvel e DC. 

Kara è un bellissimo personaggio, complicato e rimasto sempre nell'ombra...ovviamente a causa del molto più famoso cugino Kal-El.

Molti l'hanno già definita scema e oca: non è così. Kara è insicura ed è molto giovane; e chi non lo sarebbe al suo posto?
È un'aliena, è cresciuta sola all'ombra di un cugino che è SUPERMAN (credo la cosa possa creare un po' di pressione....!!) ed ha enormi poteri che nessuno le ha insegnato a gestire. Onestamente io mi metterei in un angolo a piangere se fossi al suo posto.
Kara ha molto da imparare, deve vincere le sue insicurezze e diventare quello che vuole essere: un supereroe. 
Non si nasce supereroi, non si nasce sapendo gestire così grandi responsabilità. Bisogna imparare, e imparare ha un prezzo molto alto.
Quello che mi ha dato sempre fastidio in molti film sui supereroi è che in pochissimo tempo (e a volte immediatamente) il supereroe sa esattamente cosa fare, come gestire e utilizzare i suoi poteri, come distinguere il bene dal male e qual'è la cosa giusta da fare in qualsiasi situazione.
Beh, ben venga un telefilm che non dà per scontato tutto questo ma che offre allo spettatore la possibilità di veder crescere ed evolvere il personaggio. 
L'unica critica che posso fare visto che comunque si tratta di un trailer di 6minuti è che la battuta sulle lesbiche si poteva anche evitare.




Noi ragazze abbiamo bisogno di una protagonista femminile, ne abbiamo bisogno come l'aria. E il target mi sembra sia molto ampio, seguendo la linea editoriale DC degli ultimi due anni: credo si voglia attirare anche un pubblico molto giovane come si sta facendo con Batgirl. Il che è un passo avanti non da poco ed estremamente importante a livello di nuovi lettori sia da un punto di vista di marketing che culturale.

Naturalmente la frase del capo di Kara in cui dice "What do you think is so bad about 'girl'" e tutto il discorso che ne segue mi ha fatto scendere una lacrima.
Sapete cos'ho pensato? Ho pensato che se io fossi un supereroe, sarei così. Sarei goffa e svampita e insicura, ma saprei sempre quali sono le mie priorità.
E tutto questo è meraviglioso perché non mi era mai capitato prima di potermi immedesimare così perfettamente in un supereroe...figuriamoci dopo 6 minuti di trailer!!

Per quanto riguarda il costume: ok non è il massimo, lo ammetto. È il costume con cui abbiamo sempre visto Kara, nessun importante redesign e sono un po' delusa. Scomodo, ma potrebbe funzionare. Poi chissà, magari ci sarà un redesign più in là nella serie? Sarebbe fantastico se dopo un po' Kara si lamentasse della scomodità del costume e se ne facesse fare uno più comodo e bello. Questa cosa realizzerebbe uno dei miei grandi sogni, non scherzo. Sarebbe un dito medio all'intera industria che si ostina a disegnare le donne in abbigliamento sexy e non realistico.
Infine il fatto che il trailer lasci trasparire una narrazione più leggera è un punto a favore: non può essere sempre tutto "doom and gloom", è ora che i supereroi ritornino ad essere anche divertenti. 




martedì 5 maggio 2015

Joker.

Riporto un post che avevo pubblicato sul mio tumblr tempo fa. Lo lascio in inglese perché è così che l'ho scritto. Stavo ripensando alla questione del Joker ieri sera, visto che è uscita da poco la foto promozionale del nuovo Joker.
Ecco qua:

Last night I was in bed and I was thinking about the Joker (mostly because I was facing the bookcase and the Killing Joke was just there).
 I was thinking that now I’m completely unimpressed with the Joker. I’m bored, I don’t want to read about him anymore; he’s a cheap device to shock the audience with gruesome crimes.
 Nothing new, we are basically used to him: when he appears, we know it’s gonna be gross. Same old story.
 And maybe that’s the joke. That’s the ultimate joke. 
Maybe getting used to his violence is his ultimate punchline.
 And this terrifies me.

mercoledì 29 aprile 2015

Carol Corps unite!

C'è un "movimento" nato tra le appassionate (e alcuni appassionati) di fumetti, ed in particolare di Captain Marvel, che sta prendendo sempre più piede: Carol Corps (Dal nome all'anagrafe di Captain Marvel, Carol Danvers).
Se una decina di anni fa mi avessero detto che centinaia di bambine e ragazze, nuove lettrici, avrebbero formato un gruppo di fan così unito e speciale, avrei pensato che mi stessero prendendo in giro: la cosa è talmente meravigliosa che sembra un'invenzione!

Kelly Sue e cosplayers :3 
Eppure è tutto vero; ma andiamo con ordine. 

Nel 2012 Kelly Sue DeConnick ha preso il timone della sceneggiatura del reboot di Captain Marvel
In pochi numeri, Kelly è riuscita a creare un personaggio incredibile: una vera supereroina a cui le ragazze possono ispirarsi. Una supereroina con qualcosa da dire, e qualcosa da fare

Insomma, qualcosa di raro nel mondo dei fumetti (il fatto poi che la cosa principale non fosse far vedere il deretano ha sicuramente incentivato molte lettrici). Il redesign della tuta, l'atmosfera divertente, l'apparire di quando in quando dei Guardiani della Galassia e la trama intrigante rendono Captain Marvel un fumetto perfetto.

E così, nei meandri di internet tumblr sono venute a conoscenza di questo nuovo fumetto; fan infervorate hanno postato e hanno consigliato Captain Marvel, e pian piano si è arrivati al cosplay. A quel punto il gioco era fatto, ed è nato Carol Corps.

Carol Corps non è un club esclusivo: non occorre iscriversi, non occorre sapere niente in particolare. Ti piace Captain Marvel? Sei una fan di Kelly Sue? Allora probabilmente ti troverai bene con noi!

Ciò che rende così speciale Carol Corps è il fatto che nessuno si comporta in modo elitario (leggi: nessuno fa lo stronzo supponente). 
Alla domanda "Non hai mai letto questo fumetto?" non segue una filippica di 2 ore su come tu sia un loser: segue un'appassionata trafila di consigli esaltati e sinceri. Niente di meglio per essere accolti nella community degli appassionati dei fumetti; onestamente, mi sarebbe tanto piaciuto essere accolta così quando avevo 15 anni.

Non c'è un'età per far parte di Carol Corps: ci sono bambine di 7 anni e ragazze, come me, di 30. C'è chi legge fumetti da una vita e chi ha iniziato ieri.

E spero che questa sia la direzione che prenderà l'industria dei fumetti nel prossimo futuro: offrire accesso a tutti, in un clima simpatico e unico. 

Un'ultima cosa: non so se in Italia esiste qualcosa che si rifaccia ai Carol Corps; se ne sapete qualcosa per favore contattatemi o lasciate un commento qui sotto!

Per ora, potete addentrarvi nelle due roccaforti principali: quella su tumblr e quella su reddit.
Se invece volete leggere le nuove avventure di Carol Danvers/Captain Marvel,  consiglio vivamente la saga uscito in Italia l'anno scorso nella collana Avengers Deluxe Presenta (la copertina qui a fianco). Inoltre sempre per la stessa collana è uscito Il Nemico Dentro, altra saga che vede protagonista Carol e gli Avengers. Per quanto riguarda la serie del 2012, non mi risulta sia mai uscita in Italia; speriamo venga portata al più presto. 


E nel frattempo...Carol Corps Assemble!

lunedì 27 aprile 2015

Life update: Age of Ultron spoffato

Zucker è arrivato nella mia città e sono gasatissima!
Dunque, sabato sera sarei dovuta andare a vedere Age of Ultron all'IMAX di Melzo, ma purtroppo da una settimana sono bloccata a letto con una brutta ernia spinale. 
Tre ore di auto e 2 ore e mezza di film non sembravano proprio fattibili, per cui niente recensione dopo il week end di apertura. 
Tra le altre cose mi è saltata anche la terza sessione di tatuaggio. Il che mi fa un po' alterare.

In compenso ho letto un casino di fumetti in questi giorni: ho iniziato Original Sin e ho finalmente letto Il nemico dentro, scritto da Kelly Sue DeConnick. Ho anche finito 1985, che mi è piaciuto un sacco; per quanto riguarda le nuove uscite, mercoledì è uscito finalmente Squirrel Girl #4, che è meraviglioso e probabilmente il mio titolo Marvel preferito al momento. Ho anche letto alcuni dei nuovi titoli di Convergence che continua a non piacermi per niente ad eccezione di alcuni titoli come Oracle/Nightwing #1 (microrecensione qui). Ho riletto ancora una volta i 3 numeri usciti finora di Bitch Planet, che è uno dei migliori titoli degli ultimi anni ma che temo non arriverà mai in Italia - se ne avete l'occasione leggetelo: è un fumetto innovativo e intelligente, ne vale assolutamente la pena. E anche questo è scritto dalla grandiosa Kelly Sue DeConnick.
Infine, mi sto finalmente mettendo in pari con Spider-Woman, sebbene il dover saltare dalla sua serie a numeri a caso dello Spider-Verse per poter capire la trama mi dia un po' sui nervi (eheh...sui nervi...capita? Capita?? Perché i nervi partono dalla spina dorsale e...ok niente).
Ho giocato forse un po' troppo ad Animal Crossing New Leaf...tra l'altro, se qualcuno di voi gioca e vuole scambiare oppure vuole farsi un giro nella mia città e fare qualche gioco insieme sull'isola di Tortimer,  aggiungetemi su Google+ e mandatemi il vostro friend code! :)
Appena riuscirò a stare seduta su una sedia per più di 30 minuti, aspettatevi recensioni.

Ho anche ampliato la mia piccola collezione di Harley Quinn e ho aggiunto una Poison Ivy a tenere a bada tutte queste pazzerelle. Ho ancora pochissimi pezzi ma ne sono piuttosto orgoliosa. 

Oh hey Red!

Abbiamo anche comprato due starte deck di Force Of Will: io ho smesso di giocare a Magic: The Gathering poco tempo fa visti i costi degli unici mazzi che possano prendere a rastrellate nelle orbite l'opponente (e per quanto l'importante sia giocare e bla bla essere sempre io quella che viene presa a tritoni in faccia non è piacevole). Due anni fa a Parigi avevamo visto gente intrippatissima con questo gioco e, per quanto io non ami molto la grafica mangosa, devo dire che mi sono divertita abbastanza ad imparare le regole. Vedremo! 

Nel frattempo godetevi la pioggia (ugh). 

BONUS: se volete vedere qualche bel disegno, andate sul tumblr di Meents. Io mi sono innamorata delle sue illustrazioni! 


Microrecensione: Convergence Oracle/Nightwing

Convergence finora non è stato per niente esaltante.
La storia centrale è incasinata e noiosa, e faccio addirittura fatica a leggerla.

Oracle/Nightwing, invece, è un piccolo gioiello nascosto tra tutti i titoli Convergence.

La cosa non stupisce davvero visto che la sceneggiatura è di Gail Simone. Una scrittrice ammirata e amata nel mondo dei comics, che riesce sempre a creare il meglio anche da "eventi" noiosi come questo.
Gail questa volta ci ha regalato una storia che gli "shippers" della storia d'amore tra Barbara Gordon e Dick Grayson aspettavano da tempo, ma che la DC Comics non ha mai voluto sviluppare.

La voce narrante è quella di Barbara come nella prima, stupenda, run di Batgirl New 52 scritta sempre da Gail Simone. E, come nelle precedenti storie, è chiaro quanto Gail tenga a questi personaggi e quanto li ami. Gail esplora la psiche di Barbara nell'evento traumatizzante che vede Gotham rinchiusa sotto una cupola di vetro - e mescola il tutto con i sentimenti che Dick e Barbara provano l'uno per l'altra.

Si tratta di una narrazione complessa in cui l'evento Convergence fa da sfondo e da spunto per esplorare ancora di più emozioni e sentimenti.
Per i fan di Barbara Gordon è un piacere vedere la propria eroina combattere con le unghie e i denti ancora una volta nei panni di Oracle, nonostante l'art non sia delle migliori.

Questo tie-in è la dimostrazione che esistono modi noiosi per raccontare le storie ed esistono modi intelligenti e creativi per rendere interessanti anche gli spunti più deboli.

giovedì 16 aprile 2015

Microrecensione: Fangirl

Ho comprato Fangirl di Rainbow Rowell per kindle esattamente un anno fa, nell'aprile 2014, perché mi piaceva la copertina.

L'ho vista per caso su tumblr e ho riconosciuto lo stile di Noelle Stevenson/Gingerhaze, una delle mie illustratrici preferite ed autrice del bellissimo Lumberjanes. 
Non avevo grandi aspettative, non avevo idea di che cosa si trattasse. 


Ho comprato Fangirl una domenica sera, e l'ho finito il lunedì mattina. Non sono riuscita a posarlo tutta la notte. Non solo: dopo averlo letto, ho ricominciato a scrivere. Cosa che non facevo da anni.

Questo libro è magico. 

La trama è molto semplice: Cath e Wren sono sorelle gemelle ed hanno condiviso tutto per tutta la vita. Il primo giorno di college, però, Wren decide di non condividere la stanza del dormitorio con Cath e di iniziare una nuova vita indipendente. Cath, che è introversa e timida, si trova così catapultata in un mondo nuovo e che la rende ansiosa. Cath però è una personalità ben conosciuta in internet: appassionata della serie di libri di Simon Snow (che ricorda da vicino Harry Potter), è autrice di una fanfiction dal grandissimo successo. Simon Snow è l'appiglio di Cath, che però deve imparare ad affrontare il mondo reale e le proprie paure per riuscire a trovare la sua voce. 

Rainbow Rowell riesce incredibilmente bene a raccontarci una storia i cui personaggi sono vivi, reali - Cath diventa un'amica con la quale è possibile immedesimarsi facilmente e che è impossibile non adorare. Rainbow è anche una grande fangirl (hehe) di Harry Potter, e quindi sa bene come raccontare una passione.
Ma quel che colpisce ancor di più è la capacità dell'autrice di trasmettere calore: il calore dell'affetto umano che assomiglia alla fiamma di un camino in una giornata di neve.

È un libro che mi ha dato molto e che continua a darmi molto, e che rileggo volentieri. Naturalmente subito dopo averlo finito ho ordinato la copia cartacea che staziona perenne sul mio comodino. 

Quando vedo la sua copertina, non posso che sorridere. 

PS: questo libro purtroppo non è ancora stato tradotto in italiano. Rainbow Rowell ha scritto altri libri però, ed alcuni sono stati tradotti. Anch'essi mi sono piaciuti moltissimo e nell'attesa che anche questo libro venga portato in Italia...check them out! 

Cose fighe dagli States: SILK!

Ho parlato di personaggi femminili fighi in un precedente post.
Ebbene, ora devo assolutamente aggiungerne un'altra alla lista: Cindy Moon ovvero Silk.




Ho cominciato a leggere questo fumetto quasi per caso: mi annoiavo ed ero su tumblr quando ho visto alcuni disegni stupendi di questo personaggio. Per quanto io adori Peter Parker, devo ammettere di non aver mai seguito più di tanto le sue avventure né i vari crossover, e tantomeno tutto quel che è successo in Spider Verse. Perciò non sapevo niente di questa Silk - non sapevo nemmeno esistesse, onestamente.
Quindi, capite, ero un po' scettica ad iniziare a leggere qualcosa di cui probabilmente non avrei capito niente. Ma, si sa, la noia è noia e i disegni erano troppo belli per essere ignorati.

E così mi sono procurata i primi due numeri (che sono anche gli unici usciti finora) di Silk, ed ho scoperto che Silk è un titolo nuovissimo: il primo numero è uscito a febbraio 2015 e la risposta è stata immensamente positiva.

Dopo averlo letto, ho capito anche il perché: innanzitutto Silk può essere letto anche da chi, come me, non segue Spider Verse; non solo, è adatto anche per chi si sta avvicinando ai fumetti e per i lettori più giovani.

Come ho già detto l'art di Stacey Lee è straordinaria: i personaggi non sono supermuscolosi ma normali, il tratto è semplice ma dinamico ed i colori sono vibranti e accattivanti.



I personaggi sono ben scritti e ben sviluppati: in soli due numeri cominciamo a conoscere la storia di Cindy ed il suo carattere; sia con la maschera che senza è un personaggio a 360 gradi. Cindy ha una voce propria, un passato prominente che definisce il suo carattere ma soprattutto una personalità spiccata.
Anche la trama, scritta da Robbie Thompson, è interessante e raccontata con passo incalzante tanto da creare suspence e grandi aspettative: ci sono elementi del thriller, segreti nascosti, elementi classici di supereroi contro villains e anche una bella storia romantica!


Probabilmente questa è la direzione che stanno prendendo i fumetti in questo momento...e se lo è, non posso che esserne felice!!

Intanto non vedo l'ora che esca il terzo numero!!! (ノ◕ヮ◕)ノ*:・゚✧

domenica 12 aprile 2015

Fashion in comics: important stuff!

Già agli inizi del '900 Georg Simmel, uno dei padri della sociologia, riconosceva l'importanza della moda come rappresentazione dell'essere umano. Che lo si voglia o no, la moda è comunicazione. Che tu scelga di metterti un vestito di Chanel e truccarti come una diva del cinema, o che tu scelga di uscire in tuta e con i capelli annodati sulla testa, stai in ogni caso comunicando qualcosa. Con la moda possiamo comunicare come ci sentiamo (oggi sono stanca, voglio far colpo, sto andando a lavorare), quali sono le nostre scelte politiche, quali sono i nostri obiettivi di carriera. Possiamo comunicare potenzialmente qualsiasi cosa tramite l'abbigliamento. 
Si tratta di una parte importante della relazione interpersonale sia nell'ambito della società sia nell'ambito dei media. Non per niente, ad esempio, quello dei costumisti cinematografici è una categoria importante per gli Oscar.


Oggi siamo nel 2015 e finalmente anche le grandi case editrici di fumetti si stanno rendendo conto della stessa cosa, specialmente per quanto riguarda i personaggi femminili. 

Attraverso l'abbigliamento, un personaggio femminile può acquisire profondità - di colpo, sembra una persona reale con la quale possiamo relazionarci facilmente. 

Naturalmente non è una cosa molto difficile da fare: un paio di numeri di Cosmopolitan e qualche click su siti di moda dovrebbero essere sufficienti. È veramente molto semplice e risolve uno dei problemi che stanno alla base della sceneggiatura attraverso pochi tratti di matita: show, don't tell
Attraverso un certo outfit, un personaggio può acquistare un nuovo significato e nuovo carattere. Non farlo non solo trascura un'enorme parte dello storytelling basico, ma è anche segno di grande pigrizia. O del fatto che non ti frega più di tanto dei tuoi lettori. 

A Mantova, Gianluca Maconi (Disney) mi raccontava di come in certi ambienti i creatori di fumetti vengano derisi se propongono di "vestire" i propri personaggi in maniera un po' più ragionata. Per fortuna, questa tendenza sta lentamente cambiando anche nel mainstream (sì lo so, sembra assurdo vero?). 

Non basta più disegnare una Barbara Gordon in un costumino attillato quando combatte il crimine, e vestirla con jeans generici e maglietta generica quando è a casa.
Allo stesso modo, disegnare una Selina Kyle mezza nuda non contribuisce granché a renderla sexy. 
E quindi ecco che Babs Tarr, nel reboot di Batgirl, ci propone una Barbara Gordon alla moda che si veste esattamente come si vestono migliaia di ragazzi americani al college. è sempre stato l'obiettivo del team creativo di Batgirl rivolgersi ad un pubblico più giovane, principalmente femminile; e l'intelligenza di Babs Tarr ha incluso l'abbigliamento.



Babs Tarr


Marguerite Sauvage ci offre una nuova Wonder Woman in Sensation Comics Featuring Wonder Woman: con poche aggiunte e modifiche ecco una Diana che...ci parla proprio del suo abbigliamento (breaking the fourth wall, anyone?).


Marguerite Sauvage


Amanda Conner ci regala una nuova, divertentissima variazione del costume di Harley Quinn che la nostra eroina sfoggia per le strade di Coney Island, mentre Karl Kerschl esplora le uniformi scolastiche dalla vaga ispirazione Hogwartsiana in Gotham Academy.

Adrian Alphona si guadagna un bonus in più vestendo la spettacolare Kamala Kahn, ovvero Ms Marvel, con abiti che uniscono la tradizione etnica di Kamala, che è pakistana, e la moda dei teenager americani. Kudos! 


E così, l'evoluzione della moda nei fumetti esce dalle "quattro mura" della vignetta e invade i blog, tumblr, e instagram. Su Pinterest, si trovano migliaia di set ispirati alle supereroine. Su Tumblr si moltiplicano i blog dedicati alla moda dei fumetti. Bada bene, non la moda di chi legge i fumetti, ma
la moda intrinseca e propria dei personaggi dei fumetti. Come si vestirebbe Babs nel mondo reale? E se volessi vestirmi richiamando i colori di Wonder Woman?
E quindi troviamo meravigliosi blog come quello di Betty Felon, Fashion Tips From Comic Strips.
Questo fenomeno dimostra la partecipazione e l'importanza della moda: dimostra che attraverso essa possiamo immedesimarci nelle nostre eroine preferite e, perché no, magari sentirci come loro mentre andiamo a scuola o al lavoro. O semplicemente divertirci su un blog.

Pinterest
Pinterest






















Pian piano, pian piano questo discorso raggiunge il pubblico e dà modo agli editori di migliorare le storie che pubblicano; un segnale chiaro è stato il panel dedicato a questo argomento nientepopodimeno che alla Wondercon di Anaheim di settimana scorsa (potete leggerne un recap qui).
Pazientiamo, pazientiamo :) 




giovedì 9 aprile 2015

Comic Book Girl Life: update

“ヽ(´▽`)ノ” Hello hello!
Un piccolo post di aggiornamento.
Non sto bloggando molto in questi giorni nonostante ci siano mille cose da dire: è iniziato Convergence (ho fatto una microrecensione del numero 0, ma ieri sono iniziati i tie-ins!), c'è stata la Wondercon di Anaheim e sono successe cose, e soprattutto la Emerald City Comic Con; inoltre è stato annunciato il cast di Suicide Squad e come ogni settimana vorrei fangirlare su Carol Danvers.
Ogni cosa a suo tempo, sto leggendo tanto e ho tante opinioni ma questa settimana è impegnativa per me (non sono in vacanza eh).
Intanto beccatevi una foto di me appena sveglia.
Ciao!
Pikachu è uno di quelli che al mattino sono sveglissimi

martedì 7 aprile 2015

Microrecensione: Convergence #0

OK Convergence poteva essere (o potrebbe ancora essere) almeno interessante.

Il numero zero, ovvero l'introduzione, non lo è per niente. Al punto che è più interessante l'etichetta dello shampoo.



Almeno la copertina è carina. Più o meno.
Poteva essere peggio.



La DC ha lanciato l'evento Convergence in pompa magna, promettendoci la più grande storia mai scritta. Io, che sono una persona ottimista e che non ama lamentarsi a priori, ero molto curiosa. Quindi il primo di Aprile mi sono gettata su Convergence #0 con grandi aspettative e....ho pensato fosse un pesce d'aprile.
Tutt'ora non sono sicura di quello che ho letto. Se mi chiedete che cosa possiamo aspettarci dai futuri numeri, non so rispondere. Se mi chiedete qual'è la trama, non so rispondere. Convergence #0 è un risottone di cose.
Innanzitutto, ci erano stati promessi un sacco di personaggi provenienti da un casino di universi e, bada bene, tutti universi pre New52. E quindi chi troviamo in questa introduzione?
Superman. Da solo. Quello di New52.



Va beh, andiamo avanti magari c'è un motivo che giustifichi questa scelta (spoiler: non c'è).
E qui comincia il festival dell'illogico.
Perché, come avevo già scritto, il cattivissimo della situazione è Brainiac. Che si manifesta in una dozzina di forme diverse. E uno, per logica, assume che Brainiac in ogni sua forma sappia qual'è la città di Superman, giusto?
No, sbagliato. Queste incarnazioni di Brainiac sono affette da Alzheimer e non lo sanno. Boh. Non chiedete a me, chiedete a chi l'ha scritto (Dan Jurgens e Jeff King - gli indirizzi mail non li ho).
Insomma per 23 pagine tutti questi Brainiac e Superman parlano..e parlano...e parlano...senza che si capisca niente.
Bonus: alla fine c'è un (in)utile recap di chi è chi e cosa è cosa che non ho avuto voglia di leggere.

GIUDIZIO FINALE: prima di leggere Convergence #0 ne sapevo esattamente quanto ne so ora, ma avevo 3 dollari in più in tasca. 

mercoledì 1 aprile 2015

Batgirl #37: la controversia

Per quanto mi sia piaciuto il numero #37 di Batgirl e per quanto io adori il nuovo team creativo dietro questo personaggio, non si può non parlare della terribile controversia che questo numero in particolare ha generato.

La trama del numero #37, nonostante parta in modo innocuo, presenta un sottotesto transfobico molto preoccupante.
Particolarmente problematica è questa pagina:

Da Batgirl #37, DC Comics

(ATTENZIONE: SPOILER DA QUI IN POI)

In questa pagina scopriamo che il "cattivo" della storia è in realtà una persona LGBTQIA. Non è mai chiaro come questo personaggio, Dagger Type (il gioco di parole è geniale, bisogna dirlo), definisca il suo genere. E fin qui, tutto ok.

Il problema, però, è che il personaggio fa oggettivamente parte della comunità LGBTQIA ed è presentato come mentalmente instabile in modo inerente alla sua scelta identitaria, nutrendo il cliché che tutte le persone la cui identità di genere non è tradizionale siano affette da problemi psichici gravi e/o pericolosi.

Va da sé che questo stereotipo non è solo offensivo, ma anche dannoso.

In altre parole: un personaggio che si traveste è un cliché fin troppo usato per definire i cattivi, e questo ha un effetto estremamente negativo su tutta la comunità LGBTQIA. Si tratta di un paradigma radicato, che esiste da molto tempo, e che porta la società a percepire le persone LGBTQIA, ed in particolare le persone transgender, come mentalmente instabili e pericolose (specialmente nei confronti delle donne).

Mai come ora occorre una rappresentazione veritiera della comunità LGBTQIA all'interno dei media. Nella precedente run di Batgirl abbiamo visto Alysia Yeoh, la coinquilina transgender di Barbara Gordon - un personaggio innovativo e positivo scritto in modo magistrale da Gail Simone ed il primo vero personaggio apertamente LGBTQIA nei fumetti insieme a Kate Kane.

In tutto questo, c'è però una cosa estremamente positiva: il team creativo di Batgirl (Cameron Steward, Brenden Fletcher, Babs Tarr) si è pubblicamente e onestamente scusato per quanto accaduto, riconoscendo l'errore. Per quanto ne so, è la prima volta che un team creativo prende una posizione di scuse nel bel mezzo di una controversia di grandi proporzioni. 
Steward, Fletcher e Tarr si sono presi la briga di ascoltare i fan, di informarsi e soprattutto di scrivere un sincero messaggio di scuse:

Clicca per ingrandire


Questa mossa è estremamente importante, per due motivi: da una parte, gli sceneggiatori hanno fatto un errore enorme ed è bene parlare del perché hanno sbagliato; d'altra parte, però, per la prima volta un team creativo non ha tentato di difendere il proprio lavoro ad oltranza ma ha dato ascolto ai propri fan scusandosi pubblicamente. Questo saggio comportamento ha costituito un precedente importantissimo alla luce di una controversia ancora maggiore venutasi a creare riguardo la copertina variant di Batgirl in cui si vede il Joker e di cui ho già parlato qui.

Non mi stancherò mai di dirlo: questi cambiamenti, seppur apparentemente piccoli, sono estremamente importanti e sono sicura che contribuiranno a rendere il mondo un posto un pochino migliore. Chiamatemi naïf, ma voglio crederci. 


domenica 29 marzo 2015

Convergence!

Ci siamo quasi!

Il primo di aprile si avvicina e Convergence sta per iniziare.
E non è un pesce d'aprile, no.

Credo però che serva una piccola guida su cos'è Convergence, e che cosa comporterà a livello di pubblicazioni settimanali. Perché la DC non è come la Marvel, e quando la DC lancia un grosso evento ferma tutto il resto.
Per chi di voi sta seguendo le uscite di Batgirl in USA, per esempio, il prossimo numero non uscirà che a giugno. Lo stesso vale per quasi tutti gli altri titoli settimanali.




First things first.

Che cos'è Convergence?

Secondo la DC, Convergence è "La più grande storia nella storia della DC". Durerà 9 settimane e, come ha dichiarato il co-editore della DC Dan DiDio "Non solo racconteremo una storia che toccherà ogni personaggio ed ogni generazione di eroi, ma li riuniremo tutti insieme in un'unica storia, un unico evento. In Crisis on Infinite Earth è stata usata un'espressione bellissima: 'Alcuni mondi sopravvivono, alcuni mondo muoiono, e niente sarà più lo stesso' - ebbene, in Convergence seguiremo tutti quei mondi che sono morti".

Concretamente, a partire dal primo di aprile tutti i titoli settimanali verranno messi in stand-by e verrà pubblicata una miniserie in 9 parti, più 40 doppie uscite. Nello specifico, le 40 doppie uscite del nuovo arco narrativo avranno lo stesso nome delle uscite settimanali ma con "Convergence" davanti (vedi lista sotto).
Tutti i titoli che comporranno Convergence saranno ambientati, tra gli altri, nei periodi legati a Pre-Crisis, Pre-Zero Hour, e Pre-New 52. Ci saranno inoltre personaggi appartenenti agli altri continuum Dc.
Il collegamento tra tutto ciò? Il supercattivissimo Brainiac.

Sul sito della DC c'è una guida a tutti i periodi toccati in questo nuovo evento. Come potete vedere la guida è ancora incompleta, ma dovrebbe venire completata a breve (speriamo).

Cosa dobbiamo aspettarci in questa prima settimana?

Tutta la prima mini serie sarà collegata agli universi Pre-52.
Questa prima run è quella che i interessa di più, non lo nascondo. Finalmente rivedremo sulle pagine DC due personaggi che abbiamo perso con i New 52: Cassandra Cain e Stephanie Brown avranno finalmente il loro albo Batgirl! Inoltre Gail Simone, una delle migliori sceneggiatrici di sempre, è stata incaricata di scrivere un numero che vede riuniti Oracle e Nightwing. Secondo indiscrezioni e per la gioia di molti di noi, possiamo aspettarci di vedere qualche sviluppo sul rapporto tra Barbara Gordon e Dick Grayson (sul mio computer potrebbero o non potrebbero esserci file dal nome apparente innocuo che nascondono torride fanfiction su di loro...). Un'altra cosa interessante: la line-up della Justice League sarà completamente femminile. Zatanna, Mera, SuperGirl, Jesse Quick, Jade, e Vixen sono le eroine scelte da Frank Tieri.

Ricapitolando, dal 1 al 8 aprile usciranno:


  • Convergence #0 (1.4.2015)
  • Convergence #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Batgirl #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Batman & Robin #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Harley Quinn #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Justice League #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Nightwing/Oracle #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Speed Force #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Superman #1 (8.4.2015)
  • Convergence: The Atom #1 (8.4.2015)
  • Convergence: The Question #1 (8.4.2015)
  • Convergence: Titans #1 (8.4.2015)


Non nego di essere abbastanza gasata da questo evento! Inoltre, ecco un piccolo trailer in cui Dan DiDio spiega un po' più in dettaglio l'idea dietro a questo arco narrativo:




Direi che non ci resta che aspettare mercoledì e vedere se la DC riuscirà ancora a sorprenderci mentre è impegnata a spostare fisicamente i suoi uffici da New York alla California!
(ノ◕ヮ◕)ノ*:・゚✧


giovedì 26 marzo 2015

Comic Book Girls!

Quando ero piccola ero attratta dai fumetti.

Ricordo chiaramente che il sabato mattina si andavano a comprare i giornali, e io passavo in rassegna tutti i fumetti esposti tornando sempre a casa con Topolino (che adoro tutt'ora). Un giorno, lessi una storia di Paperinik a cui seguirono gli episodi di Darkwing Duck in televisione. All'ora di cena, Star Trek, Wonder Woman e L'Incredibile Hulk.
Dopo cena, i cartoni di Batman e delle Tartarughe Ninja.

Sicuramente tutto questo ha contribuito a formare il mio carattere e la mia persona. Ne consegue che, un po' più grandicella, abbia cercato qualcosa che potessi leggere oltre a Topolino.

Così cominciai a leggere Batman e non lo amai. Fu molto triste ma, capitemi: ero poco più che una bimba e leggere di un uomo come Bruce Wayne, in un mondo popolato da personaggi maschili, in un fumetto dedicato ai maschi, non era proprio granché.

Solo pochi anni fa ho ripreso a leggere fumetti. E ultimamente, dannazione, ultimamente ho ritrovato tutto il senso di meraviglia che provavo da bimba nel vedere gli albi da lontano.

Li'l Gotham


Kamala Kahn, Carol Danvers, Harley Quinn, Barbara Gordon, Squirrel Girl, Batwoman, Spider Gwen, la Principessa Gommarosa e la Principessa Leia...la bambina che è in me gioisce ad ogni nuova uscita!

foto by Yaro Jane Photography
So che forse non è facile da capire per i ragazzi: ma provate a pensare di essere una bambina di 7 anni e di entrare in una fumetteria, presi dall'emozione, per sentirvi dire che al massimo potete leggere il fumetto di Hello Kitty o qualche manga a caso mentre vostro fratello ha l'imbarazzo della scelta e se ne va con 5 fumetti diversi ogni settimana. Come vi sentireste?

Ma ecco finalmente dei fumetti che posso consigliare anche a chi ha delle bambine piccole. Finalmente le bambine non devono accontentarsi di un paio di titoli, ma possono avere i loro supereroi. Finalmente anche noi possiamo leggere qualcosa con cui possiamo relazionarci e che ci parla a un livello più alto del solito "picchia i cattivi e salva la giornata". 

Finalmente le bambine possono essere principesse e supereroine. Finalmente possono avere i loro modelli e le loro storie.

E non da ultimo, finalmente anche noi ragazze possiamo avere una voce nella creazione dei fumetti.

Il discorso sociale in cui questo cambiamento si inserisce è ampio ed importante: si tratta di un cambiamento a livello antropologico del ruolo e della posizione della donna nei media, e la sua conseguente rappresentazione. è più o meno lo stesso discorso che può essere fatto per le persone di diversa etnia e le persone LGBTQIA: ogni aspetto della comunicazione deve essere più inclusivo anche delle minoranze, e la rappresentazione deve essere ampliata alla luce della nostra società. Non è possibile continuare a portare avanti determinati paradigmi, specialmente all'interno dell'entertainment.

Le donne devono essere incluse, devono essere ben rappresentate sia all'interno della fiction che all'esterno. 

Fortunatamente, l'ambiente dei fumetti è stato molto ricettivo e si sta muovendo velocemente. Decine di creatrici offrono meravigliosi lavori, non solo nell'ambito indipendente ma anche e soprattutto presso le grandi editrici come Marvel e DC. Una delle più attive promotrici del cambiamento è sicuramente Kelly Sue DeConnik, sceneggiatrice tra gli altri di Captain Marvel. Ecco un video in cui parla del tema:


In un post precedente ho parlato di Kate Leth, e naturalmente Gail Simone rimane una delle mie sceneggiatrici preferite.
La DC ha addirittura assoldato per la prima volta nella sua storia un'artista per disegnare Batgirl: Babs Tarr ha un gran talento ed è giovanissima. 

Il discorso non si limita alle pagine dei fumetti e alle convention: in internet uno dei maggiori siti di cultura geek al femminile è The Mary Sue, sito che conta milioni di visitatori ogni giorno. 

Ragazze creative come Sam Maggs pubblicano libri che, giuro, avrei pagato qualsiasi cosa pur di aver potuto leggere quando avevo 15 anni: The Fangirl's Guide To The Galaxy uscirà a maggio e i pre ordini su Amazon sono già alle stelle. Ovviamente non mancano le lamentele e la cacca tirata sulle ragazze, ma invece di subire la comunità è pronta a reagire in modi creativi ed efficaci: vedi il famoso video di Angelina:




E c'è di più.
John Marcotte, il papà di due bellissime bambine ossessionate dai fumetti, ha fondato un meraviglioso sito pieno di consigli per per giovanissime interessate ai fumetti. Il sito si chiama Heroic Girls ed è una miniera di informazioni, articoli interessanti e raccomandazioni...la pagina del cosplay poi è un mondo magico di tenerezza. Adatto anche a noi bimbe un po' più grandicelle! John ha recentemente partecipato a una importante TED Talk a Sacramento in cui ha parlato del tema, enfatizzando come negli ultimi anni la separazione di genere nel mondo dei giocattoli sia divenuta sempre più marcata. Ecco il suo intervento e una foto delle bimbe:

Anya e Stella Marcotte
  
La cosa interessante da notare è che i fumetti possono essere un mezzo molto potente per aiutare le bambine a sognare in grande, a sentirsi accettate e a realizzarsi. Le bambine non devono necessariamente essere il contorno dei supereroi, ma possono essere loro stesse dei supereroi. È un importante passo legittimare la figura femminile nei media alternativi in modo da poter costruire un'identità diversa rispetto al ruolo tradizionale della donna.
Sono tutti piccoli pezzi di un puzzle che crea un'immagine di speranza e serenità non solo per noi ragazze, ma per le nostre figlie e tutte le bambine del mondo, nell'attesa che l'uguaglianza tra i generi diventi un concetto ben radicato in tutti gli aspetti della nostra società.

E poi...beh...poi ci sono anch'io :)